Nell’ambito della promozione della salute, si definisce empowerment il processo attraverso il quale le persone acquisiscono un maggiore controllo rispetto alle decisioni e alle azioni che riguardano la propria salute.
L’empowerment può essere un processo sociale, culturale, psicologico o politico attraverso il quale gli individui e i gruppi sociali sono in grado di esprimere i propri bisogni e le proprie preoccupazioni, individuare le strategie per essere coinvolti nel processo decisionale e intraprendere azioni di carattere politico, sociale e culturale che consentano loro di soddisfare tali bisogni.
Attraverso questo processo gli individui riescono a percepire una più stretta corrispondenza tra i propri obiettivi di vita e il modo in cui raggiungerli, ma anche una correlazione tra gli sforzi compiuti e i risultati ottenuti. Viene fatta una distinzione tra empowerment degli individui ed empowerment di comunità. Il primo si riferisce soprattutto alla capacità del singolo individuo di prendere decisioni e di assumere il controllo della propria vita. L’empowerment di comunità, invece, si riferisce agli individui che agiscono a livello collettivo per riuscire a influenzare e controllare maggiormente i determinanti di salute e la qualità della vita nella propria comunità.
(Rif. Health Promotion Glossary ©World Health Organization 1998)
Secondo la definizione fornita dalla WHO (documento dell’OMS “Sviluppo e diffusione della life skills education: una visione di insieme” OMS –divisione di salute mentale- Ginevra 1994) per "life skills si intendono abilità/capacità che ci permettono di acquisire un comportamento versatile e positivo, grazie al quale possiamo affrontare efficacemente le richieste e le sfide della vita quotidiana.”
Descritti in tal modo, i life skills che si possono individuare, sono innumerevoli; tuttavia è stato individuato un gruppo fondamentale di ‘skills’ che deve rappresentare il fulcro delle iniziative sulla promozione della salute e del benessere di bambini e adolescenti:
1. Decision making (capacità di prendere decisioni);
2. Problem solving (capacità di risolvere i problemi);
a) Creatività;
b) Senso critico;
c) Comunicazione efficace;
d) Skills nelle relazioni interpersonali;
e) Autocoscienza;
f) Empatia;
g) Gestione delle emozioni;
h) Gestione dello stress.
Il framework della partecipazione - E. Ripamonti, 2011
La partecipazione che promuove salute -E. Ripamonti, 2010
Il framework della partecipazione
La partecipazione che promuove salute
L’engagement, nell’ambito clinico assistenziale della cronicità, è un concetto sistemico che identifica e qualifica le possibili modalità di relazione che una persona con una domanda di salute/prevenzione, assistenza e/o cura può intrattenere con la sua condizione clinica, il suo caregiver informale (in particolare la famiglia), il professionista sanitario e il team assistenziale nel suo complesso, il contesto organizzativo, il sistema socio-sanitario e il sistema sociale allargato, durante il proprio percorso clinico assistenziale.
L’engagement è in funzione della capacita, della volontà e della scelta graduale delle persone di assumere un ruolo proattivo nella gestione della propria salute.
L’engagement nell’ambito clinico assistenziale della cronicità e un concetto-ombrello che ne articola, sistematizza e include altri, quali adherence, compliance, empowerment, activation, health literacy, shared decision making, activation. L’engagement e un processo complesso che risulta dalla combinazione di diverse dimensioni e fattori di natura individuale, relazionale, organizzativa, sociale, economica e politica che connotano il contesto di vita della persona. (Rif.“Promozione del patient engagement in ambito clinico-assistenziale per le malattie croniche: raccomandazioni dalla prima conferenza di consenso italiana”, in Recenti Prog Med 2017; 108: 455-475)
Il percorso di messa a sistema dell’evoluzione del modello di presa in carico della cronicità anche nelle diverse dimensioni di fragilità, ed in particolare l’obiettivo di assicurare la ricomposizione dei processi erogativi in un unicum per una gestione efficace della malattia cronica, ha posto attenzione alla contestuale definizione di modalità e strumenti per la messa a sistema di efficaci processi di relazione - comunicazione finalizzati a promuovere la centralità e la partecipazione (empowerment) della persona nel proprio percorso sanitario, valorizzandone le scelte consapevoli, le priorità assistenziali, il contesto di vita familiare. A tal fine regione Lombardia è stata co-promotrice, insieme al Centro di Ricerca dell’Università Cattolica dedicato all’Engagement delle persone nei processi di salute (EngageMinds Hub), della prima “Prima Conferenza nazionale di Consenso per il Patient Engagement in ambito preventivo-clinico-assistenziale” che, con la supervisione metodologica dell’Istituto Superiore di Sanità, ha attivato una rete multidisciplinare e multi-stakeholder.Alla Conferenza hanno partecipato oltre 100 esperti espressione di 20 tra società medico-scientifiche e associazioni professionali in ambito sanitario, 16 aziende sanitarie, 15 associazioni di pazienti/volontari, in un processo di definizione di Raccomandazioni condivise per la promozione del Patient Engagement e la responsabilizzazione di tutti gli attori in gioco nel percorso assistenziale. Le Raccomandazioni esitate dalla conferenza di consenso rappresentano pertanto un riferimento scientifico - metodologico per la formazione e l’orientamento dei processi di presa in carico per tutti i professionisti ed i soggetti del Sistema, saranno pertanto sviluppate ulteriori iniziative con il Centro EngageMinds Hub dell’Università Cattolica di Milano, ed in rete con altri stakeholder, per promuoverne la diffusione sostenendo il miglioramento continuo del percorso.
Nell’ambito della “Conference of Partners of the European Innovation Partnership on Active and Healthy Ageing” del febbraio 2018, la Commissione Europea ha allestito uno specifico workshop satellite (“Towards an european consensus on reccomandations for patient engagement” 1st March 2018,) dedicato alla presentazione del nostro percorso di Consenso con l’obiettivo di promuoverne il trasferimento su scala europea.