La cosiddetta "Dichiarazione di Budapest" è stata prodotta nella fase iniziale dell’esperienza degli Ospedali per la Promozione della Salute, prima ancora dell'avvio formale del Progetto Euopeo degli Ospedali Pilota (European Pilot Hospitals Project - EPHP) e dello sviluppo delle Reti Nazionali e Regionali. Nel 1997 è stata sottoposta a un processo di revisione ed è stato pubblicato un documento che ne rappresenta l'ideale evoluzione: "Le Raccomandazioni di Vienna".
La cosiddetta "Dichiarazione di Budapest" è composta da una prima parte che descrive i contenuti e le finalità del Programma degli Ospedali per la Promozione della Salute e da una seconda parte che si occupava degli aspetti organizzativi.
In questa pagina viene riportata solo la parte relativa ai contenuti e alle finalità, in quanto la parte organizzativa è stata superata dalla evoluzione che il Programma ha subito negli anni.
La Dichiarazione di Budapest sugli Ospedali per la Promozione della Salute
1 - CONTENUTI E FINALITÀ
Oltre ad assicurare servizi medici e di assistenza sanitaria di buona qualità, un Ospedale per la Promozione della Salute dovrebbe:
- fornire opportunità di sviluppare al suo interno indirizzi, obiettivi per strutture orientati alla salute;
- sviluppare nell’ospedale una comune identità aziendale sugli scopi degli Ospedali per la Promozione della Salute;
- accrescere la consapevolezza dell’impatto che l’ambiente ospedaliero ha sulla salute dei pazienti, del personale e della comunità; l’ambiente fisico degli edifici ospedalieri dovrebbe supportare, mantenere e migliorare il processo terapeutico;
- incoraggiare nei pazienti un ruolo attivo e di partecipazione, in funzione dei loro specifici potenziali di salute;
- incoraggiare nell’ospedale iniziative di partecipazione orientate al miglioramento della salute;
- creare condizioni di lavoro sane per tutto il personale dell’ospedale;
- adoperarsi per rendere l’Ospedale per la Promozione della Salute un modello per servizi e per posti di lavoro sani;
- mantenere e promuovere la collaborazione tra le iniziative di promozione della salute orientate alla comunità e alle amministrazioni locali;
- migliorare la comunicazione e la collaborazione con i servizi sanitari e sociali inseriti nella comunità;
- aumentare le opportunità offerte dall’ospedale ai pazienti e ai loro familiari attraverso i servizi sanitari e sociali inseriti nella comunità e/o gruppi ed organizzazioni di volontariato;
- identificare e caratterizzare nell’ospedale specifici gruppi target (es. pazienti anziani, affetti da patologie di lunga durata, ecc.) e i loro specifici bisogni di salute;
- riconoscere le differenze di atteggiamenti, bisogni e condizioni culturali tra individui e tra diversi gruppi di popolazione;
- creare nell’ospedale ambienti di vita favorevoli, umani e stimolanti, specialmente per i pazienti cronici e lungodegenti;
- migliorare la qualità e la varietà dei servizi di ristorazione per i pazienti e per il personale;
- aumentare la disponibilità e la qualità dell’informazione, della comunicazione, dei programmi educativi e di apprendimento di abilità per i pazienti e per i loro familiari;
- aumentare la disponibilità e la qualità dei programmi educativi e di formazione continua per il personale;
- sviluppare nell’ospedale un database epidemiologico, particolarmente orientato alla prevenzione delle malattie e degli infortuni, e comunicare queste informazioni agli amministratori pubblici e alle altre istituzioni nella comunità.